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Acquisti e consigli

Ieri pomeriggio sono andata in libreria, non una qualunque, la mia preferita, Capalunga di Agrigento. Fare due chiacchiere col proprietario è sempre piacevole. Vuoi mettere i consigli, le battute, il confronto che puoi trovare in una libreria indipendente con la fredda lista della spesa di un bookshop virtuale? Capita anche a me di ordinare testi on line, ma il più delle volte preferisco cercarli in posti ormai rari, quali librerie e mercatini.

Ieri ho acquistato “Crepe” di Luigi Bernardi e un bel libro per bambini, “Libretto postale” di Franco Matticchio, che ho regalato oggi e che ha avuto un’accoglienza molto buona.

 Tra una chiacchierata e l’altra ho potuto sfogliare e ammirare un bel libricino,”Cherosene”, in edizione limitata, scritto da Beniamino Biondi e fatto, sì, fatto a mano (con materiale riciclato) da Lieve Malore.

Crepe, Luigi Bernardi, Il Maestrale Acquistalo QUI (-15%)

Libretto postale, Franco Matticchio, Vànvere edizioni.

Cherosene, Beniamino Biondi, Lieve Malore. Acquistalo QUI (-15%)

Mary Zarbo

33 giri di parole

In questi anni si è assistito ad un rapido interesse verso i social network, si sa, ma ciò che avverto è un crescente e rinnovato bisogno di essere social de visu. Ci si riunisce ancora a casa propria o in luoghi pubblici per bere o mangiare, ma anche, e più di frequente, per condividere emozioni e pareri legati a letture, musica, cinema, politica…

Oggi vorrei segnalare, in particolare, una bella iniziativa promossa da Capalunga, la mia libreria preferita, e da AssoLabMura: ogni venerdì si ascolta insieme un vecchio 33 giri o un moderno cd e ci si confronta. Amedeo Bruccoleri, il libraio, insieme al critico e poeta Beniamino Biondi e ad Antonio Pancamo Puglia, critico, scrittore e musicista, introducono il gruppo scelto per la serata, commentano i brani, leggono qualche testo e si confrontano con il pubblico.

Venerdì abbiamo ascoltato “Ok computer” dei Radiohead, mentre giorno 16 alle 18 protagonista della serata sarà “Abbey road” dei Beatles.

Info:

Libreria Capalunga, via Atenea 123, Agrigento

Tel.  0922-22338

Mary Zarbo

ContemporaneA: il calendario degli incontri

Come promesso, ecco il calendario degli incontri di ContemporaneA, la rassegna letteraria under 35 organizzata dalla rivista El Aleph e dalla libreria Capalunga di Agrigento:

[27/07] – ANDREA TARABBIA – IL DEMONE A BESLAN (Mondadori)
presso ex Collegio dei Filippini, ore 19

[05/08] – CORRADO MELLUSO & ROBERTO MANDRACCHIA –
STORIE DI MARTIRI, RUFFIANI E GIOCATORI (Caratteri Mobili)
presso il tempio di Giunone, ore 19

[09/08] – TOMMASO GIAGNI – L’ESTRANEO (Einaudi)
presso Giardino del Museo Archeologico, ore 19

[19/08] – GIUSI MARCHETTA – L’IGUANA NON VUOLE (Rizzoli)
presso Foyer del Teatro Pirandello, ore 19

[25/08] – ANTONIO PUGLIA – TOUCH FAITH (Arcana)
presso Casa Natale di Luigi Pirandello, ore 19

ContemporaneA

Libri, libri, libri… ne ho molti da leggere, per piacere e per dovere e altri saranno i protagonisti di alcune mie serate estive a partire dalla fine di luglio: eh sì, riparte “ContemporaneA”, la rassegna letteraria under 35 che ha avuto un buon successo lo scorso anno. Dove? Ad Agrigento, città di antiche bellezze e di fervori culturali.

Prossimamente saranno resi noti ufficialmente i nomi degli scrittori partecipanti e le date degli incontri.

Quindi, come si suol dire, stay tuned!

Vi lascio con il video del primo incontro della rassegna del 2011.

Mary Zarbo

Trasporto urbano, di Micciché & Mandracchia

Segnaliamo volentieri il racconto “Trasporto urbano ambientato ad Agrigento e scritto da Gero Micciché (di El Aleph) e Roberto Mandracchia (di TerraNullius).

Ecco l’incipit:

“Non mi rimaneva che prendere l’autobus: erano anni che non lo facevo qui, ad Agrigento. Una volta salito, e dopo aver trovato posto, osservai gli altri passeggeri chiedendomi perché nella mia città, gli autobus, li usavano soltanto i vecchi, i ragazzini e i matti.

A me, ‘sta cosa di prendere l’autobus ad Agrigento non m’aveva mai convinto, perciò, dopo aver affidato il motorino alle sapienti mani di Fonziu Stricatu perché lo resuscitasse, decisi di tornare a casa a piedi. La Valle non era lontana dall’ex manicomio, io abitavo in uno degli edifici condonati vicino ai Templi. Eravamo già vicini al tramonto e, a passo svelto, m’incamminai”.