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Il subentrato

Franz Krauspenhaar

Il subentrato

Lite editions

Leggere un racconto o un romanzo di Krauspenhaar dona ogni volta un’emozione nuova.

L’autore è uno dei pochi in Italia a saper cimentarsi in modo sicuro ed eccellente in vari generi, usando diverse forme di scrittura, dalla poesia al romanzo biografico, dalla finzione pura al racconto. L’uso poi che fa delle parole è spettacolare, da vero funambolo.
Il subentrato, uscito in ebook per Lite editions, è il primo di un dittico (il seguito è La bella moglie). Il genere è noir, un noir dall’ ambientazione italiana ma dalle atmosfere bogartiane alla Marlowe. In poche parole, un detective privato viene assunto per cercare una donna scomparsa. Eppure Krauspenhaar con una trama all’apparenza semplice sa costruire dei personaggi densi di vita, di ombre, di morbosità e slanci di onestà e passione. Personaggi le cui vite intreccia con maestria e donando al lettore la giusta suspence condita di curiosità.
Quasi come una colonna sonora la pioggia, che cade e si arresta per tutto il racconto, a tratti sembra lordare e a volte pulire le strade e gli animi dallo sporco di azioni e pensieri. Anche l’ossessione per il fumo è molto presente. Il detective Cravat, infatti, è un ex fumatore e ogni volta che è teso o vede altri con sigarette o sigari è preso da smanie. Questa specie di rimpianto si collega sapientemente con quello per un passato non soddisfacente, poco onesto ma che riusciva un po’ a rassicurarlo.
Notevoli certe metafore e alcuni brani, come quello in cui Tommei (il marito della donna scomparsa) ricorda il padre: immagini che ci riportano, con le dovute differenze, ad Amleto o Edipo.

Mary Zarbo

(Recensione pubblicata anche QUI)

Il subentrato è uscito da poco…

IL SUBENTRATO

Guido Cravat, Atto primo

di Franz Krauspenhaar

Lite editions ebook, 2013

Scrivere qualcosa su Franz Krauspenhaar mi è difficile. Mi è difficile perché mi sembra di non esserne mai all’altezza e perché poche parole non possono far comprendere appieno la sua unicità, il suo stile, la sua ironia, il suo sapiente manipolare vertiginoso di parole e frasi.

Ho letto di recente “Il subentrato”, noir ambientato a Milano e attendo con impazienza il seguito.

Spero di avervi almeno un po’ incuriosito…

(QUI la biobibliografia su Wikipedia)

Mary Zarbo

Madrigali rudimentali di Giulio Mozzi

madrigali

Mi verrebbe da dire che Giulio Mozzi vuol proprio essere scaricato…

Segnaliamo l’uscita di “Madrigali rudimentali”, tre serie di componimenti in versi (“Chiusura”, “Madrigali rudimentali”, “Amici”) scritti da Giulio Mozzi alla fine degli anni Ottanta. “Un libro non di carta”, in formato Kindle, scaricabile su Amazon, al prezzo di 2,68 euro.
QUI su Vibrisse, Giulio Mozzi racconta che scrisse questi componimenti a 26 anni. E ci spiega il perché abbia deciso di farli leggere/pubblicarli (soltanto) ora. E, al solito, non è mai banale. C’è in lui, salda e lucida, (e forse per alcuni eccessiva), l’idea che uno scrittore debba sempre e comunque esporsi al pubblico. Con meno barriere possibili. Essere precisi (da qui il culto delle date), visibili (vibrisse), raggiungibili (via, numero civico e telefono riportati nelle edizioni dei suo libri), metterci la faccia. Perché soltanto chi ci mette la faccia è credibile fino in fondo. E, mi sa, la scrittura ha molto a che fare con la credibilità. E’ un atto di assunzione di responsabilità. Comunque, che piaccia o meno, per non farla lunga, quello di Giulio è davvero un darsi totale. Anche quando parla dell’eterno ritorno nella sua scrittura di forme, materiali, parole, sembra che, oltre a esplicitarlo a noi, lo stia dicendo a se stesso dopo averci rimuginato sopra.

Ecco, io interpreto questo suo modo di procedere, come se ogni suo ragionamento sullo scrivere fosse una tappa di avvicinamento a quel “Discorso attorno a un sentimento nascente”  che gli arrovella la mente da un po’ e che tutti noi vorremmo poter leggere al più presto.

Giulio Mozzi è nato nel 1960. Abita a Padova. Ha pubblicato alcune raccolte di racconti (“Questo è il giardino”, Theoria 1993, Mondadori 1998; “La felicità terrena”, Einaudi 1996, Laurana 2012; “Il male naturale”, Mondadori 1998, Laurana 2011; “Fantasmi e fughe”, Einaudi 1999; “Fiction”, Einaudi 2001; “Sono l’ultimo a scendere (e altre storie credibili)”, Mondadori 2009, Laurana 2013.

Gianluca Minotti

Biomimetica di Carlo Santulli

Carlo Santulli

Biomimetica: la lezione della natura

A cura di Luigi Milani

eBook –  Ciesse ed. (prossimamente anche in versione cartacea)

Il libro è un saggio-intervista dedicato agli importanti temi della biomimetica – cioè l’ispirazione dalla natura – del design, della sostenibilità ambientale e sociale, nonché delle problematiche legate al ciclo produttivo, dalla sua fase iniziale, la progettazione, sino al suo esito finale, spesso poco o nient’affatto sostenibile.
L’opera riserva inoltre particolare attenzione alle tematiche, di stringente attualità, delle fonti energetiche alternative e del riciclo dei prodotti di scarto delle attività produttive e della normale vita quotidiana.
L’approccio è volutamente colloquiale, nell’intento di rendere l’accesso a questi argomenti più accattivante e coinvolgente, pur nel pieno rispetto formale della correttezza terminologica e dell’attendibilità scientifica.

Molti conoscono la prima applicazione – ed è anche la più famosa – della biomimetica: il tetto del Crystal Palace di Londra, che, progettato da Joseph Paxton, fu terminato nel 1854, ispirandosi a una pianta, la Victoria Amazonica, con l’idea di avere una struttura leggera e di massimizzare l’insolazione. 

Oggi il Crystal Palace non esiste più: è stato distrutto da un incendio negli anni Trenta del secolo scorso, ma il concetto è sempre valido, anche perché all’approccio formale e all’interesse per l’eleganza della soluzione naturale si affianca un preciso significato pratico di risparmio energetico.
Un secondo avvento la biomimetica lo conobbe per caso, con il brevetto del Velcro, che noi tutti ormai usiamo: il sistema di chiusura ispirato ai piccoli “uncini” presenti nel fiore della bardana (Arctium lappa), che rimanevano impigliati in modo stabile ma reversibile al pelo degli animali. La storia vuole che quest’effetto di serraggio fosse scoperto da 

Georges De Mestral, un ingegnere svizzero, subito dopo la guerra, durante una passeggiata in campagna con il suo cane.
Ecco, il Velcro è un esempio di trasposizione del concetto di chiusura: l’elemento dell’imitazione formale è presente, ma molto secondario (l’estetica del Velcro, ove ritenuta importante, viene affidata a colori, disposizioni geometriche, ecc.). Il successo del Velcro è quello di aver sostituito per alcune applicazioni uno dei sistemi di design più semplici, ma allo stesso tempo anche più inefficienti, in quanto soggetto a rotture, difetti e inefficienze varie: la cerniera lampo. (pp. 16-17)


Ci sono stati dei disordini…

Luigi Milani

Ci sono stati dei disordini. La tragedia di una donna al G8 di Genova.

Delirium ed.

(Dal 15 marzo su Amazon.it a €0.99)

Esce in edizione digitale Ci sono stati dei disordini (QUI potete leggere la nostra recensione al romanzo in edizione cartacea).

 

Torna, a distanza di qualche anno, la nuova edizione, interamente rivista rispetto alla precedente versione cartacea, di Ci sono stati dei disordini, la versione esclusivamente in digitale del romanzo breve di Luigi Milani.
Oltre a una nuova copertina realizzata ad hoc dal visual designer Gabriele Ciufo e la prefazione di Antonella Beccaria, giornalista de Il Fatto Quotidiano, il romanzo ospita anche una introduzione dell’autore.
“L’idea di scrivere un romanzo ambientato durante il tragico G8 genovese del 2001 è nata dall’aspirazione, spero non troppo presuntuosa, di riuscire a mantenere viva l’attenzione e soprattutto la memoria sugli avvenimenti che funestarono quei lontani giorni dell’estate 2001”, commenta Luigi Milani. “Poiché mi considero più narratore che saggista, ho preferito adottare una forma più vicina alle mie corde, quella appunto del romanzo. La vicenda che ho immaginato non è realmente accaduta, ma lo sfondo e la scansione temporale sono purtroppo assolutamente reali”.

Dopo una violenta lite con la moglie, il celebre fotoreporter Luca Olivieri, esce di casa per scomparire apparentemente nel nulla. Sua moglie, il medico Silvia Mercadante, tenterà il tutto per tutto per ritrovare il suo compagno – che, come scoprirà in seguito, è stato inviato a Genova a realizzare un reportage sul G8 del 2001 – e cercare poi di ricostruire l’accaduto, nel silenzio colpevole delle Autorità.

Una storia drammatica dal ritmo travolgente, che dà voce narrativa agli eventi reali, vibrante di indignazione per ciò che è realmente accaduto nei giorni più bui della recente storia del nostro Paese e che indaga i risvolti più profondi degli accadimenti del G8.

L’autore

Luigi Milani, giornalista freelance, scrittore e traduttore, vive e lavora a Roma. È uno dei soci fondatori di Edizioni XII. Ha curato le edizioni italiane degli ultimi due libri di Jasmina Tesanovic, Processo agli Scorpioni (Edizioni XII – Stampa Alternativa 2008/2009) e Nefertiti (Stampa Alternativa) e le versioni italiane di alcuni racconti di Bruce Sterling (40k eBooks). Vincitore nel 2008 del concorso Orrorinversi, ha pubblicato racconti e romanzi per vari editori. Autore di Nessun Futuro (Casini Editore, 2011), ha scritto numerosi racconti SF e noir, pubblicati su diverse riviste e antologie collettive. Con Delirium Editions ha già pubblicato la raccolta di racconti Seasons. Il suo blog è False Percezioni.

Una palude digitale…

PALUDE
ENRICO ASTOLFI
Linea BN, Ferrara, 2008
adesso in vendita QUI  in eBook

Giuanin, un anziano che vuole farla finita sparandosi con una vecchia pistola e che accidentalmente incontrerà il suo angelo custode con le fattezze di una moldava di mezza età; Mario Marino, dipendente comunale che si gonfia minuto dopo minuto, bolso di ambizioni e futili vanità; Clara e Mimmo, che si amano e non si amano, che si cercano e si disperdono; Gegio, ù Bullet e i loro amici ultrà, in cerca di evasione attraverso una turbolenta trasferta calcistica. Sono questi i personaggi di Palude. Fra spacciatori, colf, uomini da bar, impiegati, pensionati, prostitute, perdenti, un libro di racconti che può essere letto come un romanzo. Un testo che dissacra e sbeffeggia Ferrara, la palude, il contenitore creativo di queste singolari storie.

In versione eBook ecco finalmente anche Palude di Enrico Astolfi, uno scrittore ferrarese trapiantato a Roma. Sensibile e attento, riesce a cogliere e a restituire, con pennellate ad effetto, le varie sfaccettature di personaggi che resteranno a lungo nella memoria di chi vorrà leggerne la storia.

(QUI la nostra recensione a La ballata del Tocororo, scritto dallo stesso Astolfi e da Lorenzo Mazzoni).

Mary Zarbo

Un interessante e-book su Assange

Julian Assange

Nemico Pubblico Numero Uno

Chiara Perseghin

SBF Semplicissimus

eBook multi formato (epub e mobi)

Euro 4,99

COMUNICATO STAMPA

Disponibile in eBook Julian Assange Nemico Pubblico Numero Uno, una biografia non convenzionale

Julian Assange Nemico Pubblico Numero Uno di  Chiara Perseghin non aspira ad essere l’ennesima biografia del più celebre hacker del mondo, quanto a fornire una chiave di lettura per cercare di comprendere meglio il fenomeno Assange.

Non è esagerato affermare che dopo l’avvento di WikiLeaks i Governi e le Diplomazie di mezzo mondo abbiano dovuto gettare la maschera, rivelando segreti inconfessabili e condotte non sempre cristalline.

Il saggio, attraverso una trattazione agile, un linguaggio non paludato e una scansione in capitoli rapida, descrive l’uomo del momento, Julian Assange. Lo fa scandagliando luci e ombre di un personaggio sfuggente, geniale ma anche contraddittorio.

L’opera fornisce inoltre una ricca panoramica delle reazioni e delle conseguenze scatenate dal ciclone WikiLeaks.

Il libro, pubblicato direttamente in eBook, è disponibile fin da ora presso lo store online UltimaBooks di Semplicissimus e presto sarà reperibile nei principali negozi online.

L’autrice

Chiara Perseghin è nata a Padova ma vive e lavora a Roma da diversi anni. Ha collaborato con le riviste GothicNetwork e Nugae, scrive recensioni e realizza interviste per la rivista Milano Nera, è addetta stampa di Graphe.it e Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri. Cura da tempo un blog letterario, Dalle prime battute, lavora in Rai ed è anche autrice di racconti pubblicati in alcuni antologie collettive.

 

La gatta Arcibalda, di Adriana Zarri

Adriana Zarri

La gatta Arcibalda e altre storie.

Riflessioni sugli animali e sulla natura.

Prefazione di mons. Luigi Bettazzi

Postilla di Natale Fioretto

ISBN 978-88-97010-08-1

pp. 104 – stampato su carta riciclata

2011, euro 8,00

formato eBook: euro 2,99


A un anno dalla morte (avvenuta il 19 novembre 2010), la Graphe.it edizioni pubblica una summa del pensiero ecologico della Zarri: La gatta Arcibalda. Riflessioni sugli animali e sulla natura. Il libro raccoglie gli articoli “animalisti” che Adriana Zarri ha pubblicato sulla prestigiosa rivista Rocca dal 1984 fino al giorno prima di morire.

La prefazione è di monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e grande amico della Zarri; la postilla finale è del professor Natale Fioretto dell’Univeristà per Stranieri di Perugia.

Maggiori informazioni QUI.